Strumentazione delle Land Rover Series II-IIA e III

 

 

 

Da sempre le Land Rover hanno avuto una strumentazione di base piuttosto essenziale che però era possibile integrare con molti strumenti opzionali  a seconda delle esigenze e dell’ utilizzo che si faceva del veicolo. Gli strumenti di serie inizialmente erano un tachimetro con contamiglia (o conta km per le versioni destinate ad alcuni mercati esteri) che poteva essere equipaggiato anche di contatore parziale (opzionale) ed uno strumento multiplo che integrava l’indicatore di livello del carburante, un amperometro con lo zero centrale e la spia degli abbaglianti, c’erano poi le spie del generatore, di insufficiente pressione olio, dello starter (candelette sulle versioni diesel) e, sulle versioni alimentate a gasolio, quella della riserva del carburante. A richiesta era possibile avere uno strumento combinato termometro acqua e manometro olio, di tipo meccanico costruito dalla Smiths, rilevava la temperatura tramite un bulbo con tubetto capillare e la pressione tramite un tubetto attaccato vicino al filtro dell’ olio, questo strumento era ovviamente molto utile per poter tenere sotto controllo il regolare funzionamento del motore e prevenire potenziali grossi problemi causati da surriscaldamento o insufficiente pressione dell’ olio, in genere quando si accende la spia viaggiando potrebbe essere troppo tardi per evitare gravi danni al motore. Era possibile avere anche il termometro dell’olio, sempre di tipo meccanico con bulbo e tubetto capillare, ma solo insieme al radiatore dell’ olio visto che il rilevamento della temperatura veniva effettuato lungo la tubazione del radiatore.

 

HPIM5698-1024

Tachimetro montato fino al 1967 con scala in km/h

 

57.jpg

Strumento multiplo livello carburante, amperometro e spia abbaglianti,

montato di serie fino al 1967 (foto da ebay)

 

HPIM6678.jpg               

Strumento combinato termometro e manometro olio, montato come

optional fino al 1967

 

 

 

 

A partire da Aprile 1967 (telai con suffisso D e seguenti) le Land Rover furono modificate in modo sostanziale, tutti gli impianti elettrici, fino a quel momento dotati di positivo a massa, diventarono del tipo con negativo a massa ed anche la strumentazione venne modificata; il tachimetro incorporava le spie della pressione olio, quella degli abbaglianti e quella dello starter (candelette sulle versioni diesel), lo strumento multiplo, oltre all’indicatore di livello del carburante, riceveva, al posto dell’amperometro, il più utile termometro dell’acqua a comando elettrico, entrambi alimentati da uno stabilizzatore di tensione montato dietro al tachimetro, c’era poi la spia rossa del generatore al posto di quella degli abbaglianti.

 

 

HPIM5487-1024

Tachimetro montato sulle SIIA a partire dal 1967 con scala in km/h, notare le scritte delle spie parzialmente

coperte dalla corona del vetro, sul modello successivo per le SIII sono state spostate in posizione più visibile

 

 

HPIM3359-1024

Lo strumento multiplo adottato  sulle SIIA nel 1967 e montato anche sulle SIII fino al 1984

 

 

 

Anche gli strumenti opzionali divennero del più moderno tipo a comando elettrico, e si potevano avere il manometro dell’ olio 545049 che andava abbinato al trasmettitore 537138 (filetto da 3/8” BSF), il termometro 90545152 con il bulbo 90545047, sempre abbinato al kit radiatore olio, ed un amperometro, di produzione Lucas, in abbinamento al kit della presa di corrente per batteria ausiliaria. Manometro e termometro, costruiti sempre dalla Smiths, erano del tipo termico a bimetallo, in pratica la lancetta veniva spostata dalla deformazione di una lamina metallica fatta con due metalli differenti accoppiati, riscaldata da un filo arrotolato sopra  che era percorso dalla corrente proveniente dallo stabilizzatore e chiusa verso massa dalla resistenza variabile dei vari trasmettitori di temperatura, e livello carburante, quello della pressione era invece alimentato direttamente dai 12V in quanto la funzione di stabilizzazione era fatta direttamente dal trasmettitore.

 

 

HPIM5326-1024

Kit manometro olio elettrico p/n 605252 per le SIIA con manometro 545049 e trasmettitore 537138.

 

 

3

Dettaglio dello strumento 545049, montato come optional dal 1967 al 1971 sulle SIIA.

 

HPIM3349-1024

Amperometro Lucas fine anni 60 - primi anni 70

 

 

 

Nel 1971 con l’ arrivo della SIII anche la strumentazione subì delle modifiche e delle integrazioni, il tachimetro venne modificato ricevendo un nuovo tipo di attacco per il cavo con innesto a pressione invece che avvitato e le scritte relative alle spie vennero spostate in posizione più visibile, lo strumento multiplo rimase sostanzialmente invariato per tutta la produzione, tranne una variante a luce verde invece che bianca.

 

 

HPIM4153-1024

Tachimetro montato sulle SIII con scala in km/h, il contatore parziale era sempre un optional

 

 

 

Per quanto riguarda gli strumenti opzionali erano disponili: amperometro Lucas collegato sulla batteria principale, ovviamente dal collegamento allo strumento erano esclusi motorino di avviamento e le candelette (sulle versioni diesel) il cui assorbimento sarebbe stato bel oltre il massimo misurabile (50 A), un secondo amperometro si poteva avere in combinazione con il kit di presa di corrente e batteria ausiliaria, c’erano poi, di produzione Smiths, il manometro dell’ olio (1) ed il termometro 589136, quest’ultimo sempre in abbinamento al kit radiatore olio, ma installabile anche da solo con la coppa olio specifica che aveva l’ attacco per il bulbo trasmettitore della temperatura 560794. Sulle 109 V8 erano previsti strumenti simili, con scale differenti, ed un voltmetro PRC1111, gli stessi montati dalle coeve Range Rover con la medesima motorizzazione. Il voltmetro, di facile installazione, si può montare anche sulle altre versioni, sia da solo che abbinato all’ amperometro per un completo controllo della funzionalità dell’alternatore e dello stato di carica della batteria.

 

HPIM4549-1024

Kit amperometro per SIII diesel, la versione per motori a benzina aveva una staffa in più ed un cavo in meno

 

HPIM4477-1024

Kit manometro olio RTC2283 con strumento PRC1736 a scala imperiale

 

HPIM3379-1024

Kit manometro olio RTC2284 con strumento PRC1737 a scala metrica

 

HPIM4160-1024

Termometro olio 589136

 

HPIM4183-1024

Bulbo sensore temperatura acqua ed olio 560794, 110 gradi di fondo scala

 

HPIM4356-1024

Manometro olio per 109 V8 e Range Rover

 

HPIM4475-1024

Voltmetro PRC1111

 

 

 

(1)Un approfondimento a parte lo merita il manometro dell’olio delle SIII, ne sono state montate molteplici versioni: fino al 1976 sono stati usati strumenti termici a bimetallo simili a quello delle SIIA (simili, ma non intercambiabili), abbinati al trasmettitore 555704 (filetto da ½” UNF) montato sul porta filtro dell’ olio tramite una riduzione da 3/8” BSF a ½” UNF ed un raccordo a pipa che consentiva di collegarci insieme anche il pressostato della spia di insufficiente pressione olio, di questi strumenti esistevano due modelli, intercambiabili, uno con doppia scala, lb/sq in e kg/cm2 (589137) e l’altro con la scala in kPa (PRC1064).

A partire dalla fine del 1976 gli strumenti termici sono stati sostituiti dai più moderni ed efficienti strumenti magnetici, più precisi e dal movimento molto più rapido, abbinati al trasmettitore DRC242 (filetto da ½” UNF), sempre disponibili in due modelli intercambiabili, uno con doppia scala lb/sq in e kg/cm2 (PRC1736) e l’ altro con scala in kPa (PRC1737). Sulle 109 V8 invece c’era il manometro olio PRC1732 o PRC1733 (solite scale in alternativa, ma fondo scala a 60 invece di 100 lb/sq in come sulle versioni con motori a 4 e 6 cilindri) collegato al trasmettitore DRC2479 (filetto da ½” UNF).

E’ importante rispettare il corretto abbinamento tra strumenti e trasmettitori di pressione, non solo per quanto riguarda il valore di fondo scala (60 o 100 lb/sq in), ma anche per quanto riguarda il principio di funzionamento dello strumento, termico a bimetallo o magnetico (air core), l’errato abbinamento comporta misure completamente sbagliate e strumento che indica una pressione anche quando fosse a zero. I due tipi di trasmettitori si distinguono facilmente in quanto il tipo per strumenti termici ha un doppio terminale nel mezzo, mentre il tipo per strumenti magnetici ne ha uno solo spostato verso il bordo.

 

 

 

 

Ecco alcuni esempi di abbinamenti  trasmettitore-strumento, la prima coppia di tipo termico, la seconda di tipo magnetico:

 

 

HPIM4358-1024       HPIM3365-1024

Trasmettitore 555704                                                                 Strumento 589137 (termico)

 

HPIM4178-1024       HPIM4500-1024

Trasmettitore DRC242                                                                 Strumento PRC1737 (magnetico)

 

IMG_0166-1024       IMG_0163-1024

Trasmettitore 555704 smontato                                                    Particolari interni del trasmettitore 555704

 

 

Nella vista interna del trasmettitore 555704, si può distinguere la lamina bimetallica sulla quale è avvolto il filo che percorso dalla corrente la fa scaldare causando l’ interruzione del circuito; questa interruzione avviene tanto più frequentemente tanto più è bassa la pressione dell’ olio dal momento che l’ estremità sulla quale fa contatto è spostata dal polmoncino sottoposto alla pressione.

 

 

 

< pagina precedente        > scrivimi <