Revisione mozzi liberi manuali MAP

 

Un accessorio piuttosto diffuso sulle Series degli anni 60-70 erano i mozzi liberi MAP (Mayflower Automotive Products) compagnia comprata dalla Fairey nel corso degli anni 70, esistevano sia manuali che automatici, questi ultimi funzionavano in pratica come una ruota libera, sia in avanti che in retromarcia, ma non consentivano il freno motore sulle ruote anteriori per cui erano poco funzionali nel caso la macchina venisse utilizzata in fuoristrada “serio”, ma molto comodi nel caso si facesse solo fuoristrada “leggero” in quanto non c’era la necessità di bloccare manualmente i mozzi scendendo dal veicolo prima dell’ uso della trazione anteriore ed oltretutto, nel caso si fossero lasciate inserite le 4x4 su terreno ad alta aderenza, preservavano la trasmissione da sforzi eccessivi. Vedremo adesso come revisionare una coppia di mozzi liberi manuali che erano quelli più comuni. C’è da premettere che i ricambi di questi mozzi liberi sono molto difficili da reperire, per cui in caso di rotture è opportuno averne un’ altra coppia da utilizzare come ricambi, generalmente con due coppie di mozzi liberi in mediocri condizioni se ne riescono a fare una coppia perfettamente funzionanti, se fossero in pessime condizioni potrebbero non essere sufficienti i pezzi recuperabili rendendo necessario l’ acquisto di altri mozzi liberi identici.

Cattura

Questo è l’ esploso di un mozzo libero MAP, la guarnizione (16) si può tranquillamente sostituire con quella delle flange dei semiassi particolare numero 231505, la (17) invece esiste in commercio riprodotta. I ribattini autofilettanti (10) si trovano presso ferramenta ben fornite, il coperchio (2) e l’ attuatore (3) con un po’ di fortuna si trovano nuovi, ma sono piuttosto costosi, le molle (14) si possono trovare in ferramenta prendendo le misure, altri ricambi non credo se ne trovino più, da qui la necessità di avere dei mozzi in più come fonte di ricambi.

Iniziamo a procurarci i mozzi liberi e provarli, in questo caso ce n’erano due completamente bloccati ed uno a cui si era rotto l’ anello elastico posteriore e si era danneggiato il mozzo centrale sul quale erano stati saldati maldestramente due pezzi dell’ anello spezzato, su 4 solo uno funzionava regolarmente anche se piuttosto duro da azionare.

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Iniziamo a smontare un mozzo, le operazioni vanno poi compiute ovviamente anche sugli altri:

Dopo aver tolto il coperchio con l’ attuatore ci troviamo di fronte alla ghiera che blocca il meccanismo con le camme che alzano ed abbassano i chiavistelli di bloccaggio, per rimuoverla è necessario far saltare la testa dei ribattini usando uno scalpellino o una piccola mola

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A questo punto si può rimuovere la ghiera ed il meccanismo che aziona i chiavistelli

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Adesso si può rimuovere l’ anello seeger posteriore e rimuovere il mozzo centrale ed i chiavistelli con le molle facendo attenzione di non perderle completando così lo smontaggio del mozzo libero, la boccola in bronzo non è necessario rimuoverla dal corpo in alluminio, a meno che sia danneggiata o molto usurata.

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Si procede nello stesso modo per tutti gli altri mozzi liberi e si puliscono accuratamente tutti i componenti.

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Adesso non resta che esaminare scrupolosamente tutti i pezzi, misurando anche con un calibro o con un comparatore il livello di usura dei singoli pezzi, le molle devono avere una lunghezza di almeno 21mm non compresse e non meno di 10mm completamente compresse, si fa a questo punto una selezione dei pezzi migliori e ci si prepara per il riassemblaggio.

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Per prima cosa, dopo aver ingrassato bene le parti con grasso al bisolfuro di molibdeno, si inserisce il mozzo interno

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quindi si blocca mettendo l’ anello seeger posteriore, anche qui si abbonda con il grasso

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Il prossimo passo è inserire i 4 chiavistelli con le molle, aiutandosi con un piccolo cacciavite per fare entrare le molle nelle loro sedi

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Si mette quindi la ghiera con le camme facendo attenzione che sia posizionata correttamente, in caso di errore non corrisponderebbe più il punto contrassegnato sul coperchio con quello presente sul corpo del mozzo, in pratica mettendo il mozzo con il punto punzonato sul corpo cilindrico verso di noi dobbiamo posizionare la ghiera in modo di avere il nottolino grande a sinistra e quello piccolo a destra

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Non resta ora che bloccare il tutto con la ghiera di bloccaggio che va montata con 4 ribattini nuovi, se durante la rimozione dei ribattini vecchi uno si fosse rotto, è necessario praticare altri 4 fori da 1,7 mm ad una certa distanza dagli altri, fare attenzione in questo caso che la ghiera sia perfettamente centrata

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Il mozzo è ora pronto per essere installato sulla macchina, si ripete tutto per l’ altro mozzo ed alla fine abbiamo la coppia perfettamente funzionante. I bulloni di fissaggio, se arrugginiti superficialmente, si possono far rizincare con il metodo elettrolitico dopo averli puliti bene con un po’ di acido fosforico per togliere ogni traccia di ruggine, nuovi sono piuttosto difficili da trovare in quanto hanno una filettatura BSF ed una misura di 3/8” x 4”

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