Revisione mozzi liberi manuali Fairey

 

Dopo aver visto come revisionare i mozzi liberi MAP, vediamo qui come fare la stessa operazione sui più recenti Fairey. Questo modello è stato montato come optional direttamente dalla Land Rover a partire dalla fine del 1976 fino al termine della produzione e su alcune versioni di 88 e 109 erano di serie. Vedremo adesso come revisionare una coppia di questi mozzi liberi, anche in questo caso potrebbe convenire disporne di altri da utilizzare come ricambi, anche se la reperibilità delle parti necessarie è migliore che nel caso dei MAP, purtroppo il costo di alcuni ricambi è piuttosto elevato.

 

esploso

 

Questo è l’ esploso di un mozzo libero Fairey, la guarnizione (9) si può tranquillamente sostituire con quella delle flange dei semiassi particolare numero 231505, il kit (7) RTC7136 si trova con difficoltà, ma gli o-ring si possono reperire presso qualsiasi rivenditore di articoli tecnici (65 mm x 2mm e 9 mm x 2 mm), ovviamente in gomma resistente agli oli ed ai grassi. La manopola (5) RTC7133 ed il gruppo di innesto (4) RTC7132 si riescono ancora a trovare come ricambio, conviene sostituire uno di questi pezzi solo se il resto del mozzo ed il secondo della coppia sono in ottime condizioni. Da tener presente che una coppia di questi mozzi liberi in perfette condizioni estetiche e funzionali valgono circa 300-350 euro, nuovi, molto difficili da trovare, superano spesso i 400 euro, più facile trovarne di usati in condizioni più o meno buone con prezzi che partono da 100 euro (condizioni mediocri) fino a 200 euro se in discrete condizioni e perfettamente funzionanti.

Iniziamo ad esaminare i mozzi liberi da revisionare, in questo caso ne abbiamo una coppia piuttosto brutta esteticamente, ma regolarmente funzionanti; uno dei due ha vistose perdite di olio e l’ altro problemi con il fine corsa che non funziona regolarmente a causa di una spina elastica rotta. In origine questi mozzi liberi sono in alluminio naturale con la manopola lucida, questi presentano tracce di vernice nera dovute ad una verniciatura effettuata nel corso degli anni.

 

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Vedremo ora le operazioni da compiere su un solo mozzo già rimosso dal veicolo, ma completamente assemblato, ovviamente il tutto va ripetuto anche sull’ altro.

Per smontare il mozzo libero è necessario togliere la vite di bloccaggio della manopola ed estrarre la fascetta di plastica agganciando l’ occhiello che c’è all’ estremità con un piccolo uncino, un cacciavite o una pinza adeguata, facendo molta attenzione a non danneggiarla visto che è un ricambio molto costoso oltre che difficile da trovare. Può aiutare nell’ operazione il girare la manopola mentre si estrae la fascetta, appena inizia ad uscire conviene non tirare più dall’ occhiello che è la parte più delicata e soggetta a rottura, ma afferrando la fascetta stessa che invece è piuttosto robusta.

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Una volta rimossa la fascetta la manopola viene via semplicemente tirandola, eventualmente facendola girare per vincere la resistenza dell’ o-ring di tenuta.

 

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All’ interno della manopola c’è il meccanismo di innesto, se il mozzo libero fosse ancora montato sul veicolo dovremmo togliere il dado di bloccaggio del semiasse (dopo aver estratto la spina elastica di sicurezza) ed i 6 bulloni che lo fissano al mozzo ruota del veicolo.

 

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Ecco tutti i componenti del mozzo libero, non c’è nulla di rotto, sulla flangia manca una delle tre spine di fine corsa per cui, a seconda di come si rimonta la manopola (ci sono tre posizioni possibili), potrebbe non funzionare il fine corsa quando si innesta o disinnesta il mozzo. Ovviamente gli o-ring vanno sostituiti. Non resta che lavare tutto accuratamente, eliminare la vernice con lo sverniciatore e togliere l’ ossido e le incrostazioni utilizzando spazzole metalliche, pagliette, carta abrasiva e tanto olio di gomito!

Dopo alcune ore di duro lavoro ecco il risultato:

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Tutte le parti sono state accuratamente ripulite ed ispezionate, gli o-ring sono nuovi

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Il mozzo centrale è stato estratto dalla flangia per esaminare lo stato della boccola in bronzo nella quale gira quando i mozzi liberi sono sbloccati, in basso le tre spine elastiche nuove per sostituire quella mancante ed anche le altre due che sono un po’ danneggiate, la misura necessaria è 2 mm x 10 mm, le originali sono leggermente più corte, ma con un colpo di mola le si fanno diventare identiche.

 

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Si deve esaminare con attenzione la parte in plastica del meccanismo di innesto per verificare che non ci siano rotture o crepe, il manicotto con le cave deve scorrere liberamente sulle tre spine elastiche che devono essere ben fisse nella parte in plastica.

 

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Il meccanismo di innesto va montato all’ interno della molla grande in questo modo. Prima dell’ assemblaggio finale è opportuno ingrassare con un po’ di grasso al bisolfuro di molibdeno tulle le parti in movimento e le cave.

 

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Particolare di una delle spine di fine corsa presenti nella flangia e del nuovo o-ring di tenuta. Un secondo o-ring è presente sotto alla vite di bloccaggio della manopola.

 

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Particolare della spina mancante, per questa ragione la manopola rimane senza fine corsa e dopo aver innestato i mozzi liberi continua a girare facendoli disinnestare con uno scatto improvviso.

 

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Si inserisce il meccanismo di innesto all’ interno della manopola dopo aver ingrassato le cave.

 

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Si riassembla il mozzo libero e si ripetono le stesse operazioni sull’ altro della coppia.

A questo punto sono pronti per il (ri)montaggio sul veicolo. Ricordarsi che, se si stanno installando questi mozzi liberi per la prima volta, sotto i bulloni che fissano i mozzi liberi ai mozzi ruota non si devono mettere le rondelle grower originali, ma le rondelle dentellate (particolare 8 dell’ esploso) ed il dado del semiasse non si deve bloccare con la copiglia originale, ma con una delle spine elastiche fornite a corredo (particolare 6) o che ci si deve procurare in caso di assenza nel kit eventualmente acquistato usato. Durante l’ utilizzo del veicolo con i mozzi liberi, bisogna ricordarsi periodicamente di inserirli (posizione 4x4) anche se non si utilizza la trazione integrale, la casa prescriveva di utilizzarli per 20 miglia ogni 500 miglia percorse con i mozzi sbloccati (posizione 4x2), questo per consentire una corretta lubrificazione delle parti meccaniche presenti all’ interno delle scatole a snodo del ponte anteriore.

 

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