Strade militari “Via del Sale” (Italia -
Francia)
Quella che comunemente viene chiamata “Via
del Sale” tra Piemonte e Liguria è una serie di strade ex militari realizzate
dagli italiani tra la fine del 1800 ed i primi decenni del 1900 a scopo
difensivo e per collegare tra di loro le numerose fortificazioni ed opere
militari presenti nella zona. Il nome “Via del Sale” deriva dal fatto che
queste strade ripercorrevano, almeno in parte, il tracciato di antichi sentieri
e mulattiere utilizzate per trasportare il sale dalla zona di Ventimiglia in
Liguria a quella di Limone Piemonte e quindi verso Cuneo e Torino. Nella zona
ci sono moltissimi tracciati e per farli tutti ci andrebbero più giorni, io mi
limito a descriverne alcuni che si possono fare in giornata partendo dalla zona
di Torino che in totale non superano i 500 km.
Ci possono essere molte varianti, dopo
diversi anni che ci vado ho trovato il percorso che ritengo migliore per fare
più strade possibili limitando al massimo il passaggio per più volte sullo
stesso tratto.
Il percorso è il seguente: dopo essere
transitati attraverso il traforo del colle di Tenda (arrivando dal Piemonte) si
scende la valle Roia fino all’ altezza di San
Dalmazzo di Tenda quindi ad un bivio si gira in direzione di Briga Marittima
(La Brigue in francese) passata la quale si prosegue
su una strada piuttosto stretta in direzione colle Sanson – Italia, giunti alla
chiesa della Madonna del Fontan (Notre
Dame des Fontaines) si
prende la strada che costeggia sulla sinistra la recinzione dell’ edificio
sacro che diventa subito in terra battuta. La prima parte di questa strada è
stata realizzata dai francesi dopo la guerra, per evitare il più tortuoso
percorso della strada militare italiana attualmente chiusa al transito; dopo
alcuni km percorsi si raggiunge un bivio dove ci si ricongiunge con la strada
originaria. Proseguendo per diversi km in un ambiente che diventa
progressivamente più montano, si raggiunge colle Sanson, sullo spartiacque tra
Francia ed Italia; poco prima del colle troviamo una fontana d’ epoca, è uno
dei pochi posti dove si può fare rifornimento d’ acqua al di fuori dei centri
abitati. In corrispondenza del colle Sanson transita la strada ex militare
(SP2) che da Molini di Triora raggiunge colle San
Bernardo di Mendatica passando da Colle Langan, Colle Melosa, colle
Sanson, passo di Collardente, passo della Guardia,
colle del Garezzo. Imbocchiamo la strada alla nostra
sinistra in direzione Monesi, dopo alcuni km
arriviamo al passo di Collardente e proseguiamo verso
destra, a sinistra inizia la strada (che faremo in seguito) che passando dal
passo del Tanarello raggiunge Monesi
di Triora. Dopo poco raggiungiamo la galleria di Collardente, guardando verso l’ alto (se il tempo è bello)
possiamo vedere la statua del Redentore posta nei pressi del monte Saccarello, sul confine tra Piemonte e Liguria;
attraversata la galleria, al cui interno sono ancora presenti numerose nicchie
per le lampade ad olio, dopo alcuni km raggiungiamo il passo della Guardia in
corrispondenza del quale sulla destra parte una strada in discesa che porta
direttamente a Triora, questa strada, come si può
vedere da una lapide posta poco sotto al bivio, è stata realizzata negli anni
’70 e non è di particolare interesse. Proseguiamo invece in direzione Monesi verso il colle del Garezzo
dov’è presente una piccola galleria che consente di passare dall’ altra parte
ed iniziare la discesa verso il colle San Bernardo di Mendatica
dove ritroviamo l’ asfalto. Da questo punto possiamo scegliere il percorso che
preferiamo per raggiungere Molini di Triora, sono
tutte strade asfaltate, più o meno larghe, che con un percorso più o meno lungo
ci possono portare a destinazione. Quella che io preferisco è la SP1 che
passando in quota raggiunge il colle di Nava, si
scende quindi verso Imperia sulla SS28, subito dopo Pieve di Teco imbocco la
SP18, giunti a Rezzo la SP17 che passando in mezzo a splendidi paesaggi
raggiunge Andagna e quindi Molini di Triora. Da qui imbocco la SP65 fino al colle Langan dove prendo a destra per la SP67 in direzione Colle Melosa
in corrispondenza del quale c’è il rifugio del CAI Allavena
dove volendo si può fare tappa. Subito dopo il colle Melosa
ricomincia la strada sterrata della SP2 che con alcuni tornanti ci porta nei
pressi del Monte Grai quindi nei pressi delle vecchie
caserme di servizio alle fortificazioni presenti sul Balcone di Marta e prosegendo oltre mi ritrovo nuovamente al colle Sanson che
avevo raggiunto precedentemente salendo dalla Francia. Ripercorro lo stesso
tratto di strada per un paio di km fino al passo di Collardente,
ma questa volta prendo la strada a sinistra verso il passo del Tanarello (non ci sono indicazioni) rientrando in Francia,
è una strada spettacolare, anche se piuttosto sconnessa, con splendide vedute
sulle valli laterali della valle Roia, dopo alcuni km
arriviamo al passo del Tanarello che si trova nei
pressi del confine tra Francia, Liguria e Piemonte, scendendo dal versante
italiano in direzione Monesi troviamo sulla destra un
bivio che porta sulla cresta in corrispondenza della statua del Redentore dove,
se è una bella giornata, si vede un panorama splendido fino a scorgere, nelle
giornate più terse, anche la Corsica. Ritornando sulla strada principale dopo
alcuni tornanti arriviamo ad un bivio, scendendo sulla destra si raggiuge l’asfalto e quindi Monesi
di Triora, proseguendo sulla strada pianeggiante
invece imbocchiamo la strada ex militare Monesi –
colle di Tenda che è sicuramente la più spettacolare dell’ itinerario. Questa
strada, il cui transito negli ultimi anni è stato regolamentato ed è a
pagamento, passa dapprima nello splendido bosco delle Navette, poi si raggiunge
il colle delle Selle Vecchie nei pressi della cima di Pertega,
il colle dei Signori, il colle della Boaria, il colle della Perla ed infine si
giunge al colle di Tenda dove si ritrova la strada asfaltata che scende verso
Limone Piemonte.
Antica
fornace per la calce che si trova sulla strada che arriva a Briga Marittima
Dopo
Briga proseguiamo in direzione Colle Sanson - Italia
Veduta di Briga Marittima (La Brigue) dall’ alto, in fondo la valle Roia
Alla nostra destra la strada che arriva dal
colle Melosa – Molini di Triora
dalla quale arriveremo alla fine della prima parte del giro
Alla nostra sinistra la strada che va verso
il colle del Garezzo – Monesi
e che inizieremo a percorrere
Di fronte un bel panorama, se fosse terso si
vedrebbe il mare in fondo
Alle nostre spalle una vecchia fontana
abbandonata da anni